La Regione Logistica Milanese domina in Italia ma soffre la competizione europea

 

I risultati della ricerca condotta dalla Camera di Commercio con il patrocinio di Alsea e la collaborazione della Liuc Business School

 

Lo scorso 8 luglio sono stati presentati in webinar i risultati dello studio “Regional Logistics Performance – L’attrattività della Regione Logistica Milanese nel contesto europeo”, condotto dalla Camera di Commercio di Milano, Monza-Brianza e Lodi con la collaborazione della Liuc Business School e il patrocinio di Alsea al fine di valutare la competitività dell’area logistica del Nord Italia che si estende da Novara a Brescia in direzione est-ovest e da Malpensa a Piacenza in direzione nord-sud con Milano al centro.

Ad aprire i lavori Carlo Sangalli, Presidente CCIAA Milano, Monza, Brianza, Lodi e Betty Schiavoni, Presidente di Alsea che nel citare i gap della Regione Logistica Milanese (RLM) mostrati dallo studio, ha messo in evidenza alcuni importanti elementi in grado di impattare positivamente sul successo del polo logistico milanese. Ha confermato l’esigenza di investimenti infrastrutturali e di snellimento delle pratiche burocratiche, a partire dall’attivazione del Sudoco – lo Sportello Unico Doganale dei Controlli. Il Presidente Schiavoni ha messo anche in evidenza il ruolo della formazione: “sono ancora poche le scuole secondarie superiori che offrono corsi di logistica e trasporti e ancora meno i professori in grado di insegnarvi. Dalla nostra esperienza sul campo tutti i ragazzi che escono dai (pochi) istituti che insegnano logistica e trasporti entro pochi mesi sono occupati. Serve un input affinché si sviluppino ancora di più i percorsi in logistica e trasporti. Occorre una campagna che inviti i giovani a scegliere la professione dell’autista di camion professionali. Mancano molti autisti e nei prossimi anni ne mancheranno ancora di più.

Dopo gli interventi introduttivi è stata presentata nel dettaglio la ricerca dal Professore Fabrizio Dallari dell’Università Liuc, che ha condotto lo studio e realizzato il report finale con Sergio Curi del Centro Studi Fedespedi.

Per la strutturazione del confronto è stato elaborato un “Regional Logistics Index”, un indicatore che possa misurare la qualità logistica di un polo composto da 24 fattori chiave, uno strumento interessante grazie al quale guardare anche all’evoluzione temporale.  

Dall’indagine emerge che al primato incontrastato che la RLM detiene in Italia fa da contraltare una posizione marginale a livello europeo. Il risultato è frutto di una metodologia che ha messo a confronto la RLM con altri quattro cluster logistici europei campioni in Europa, Baviera, la Catalogna, l’Île-de-France e il West Netherlands che condividono alcune caratteristiche con l’area milanese.

I 5 poli logistici sono accomunati infatti, dall’appartenenza a Paesi dell’UE, dalla struttura socioeconomica, la dotazione di aeroporti cargo e connessioni intermodali con i principali porti di riferimento, la dotazione di magazzini logistici in conto terzi e infine dalla presenza delle sedi delle principali società internazionali di spedizioni, trasporti e logistica.

Ma quali sono, dunque, i fattori che penalizzano il successo europeo della RLM, un’area che comunque fattura 22,4 miliardi di euro l’anno? Efficienza del sistema e connettività e accessibilità del polo logistico risultano essere i punti critici per la RLM che sconta una rete infrastrutturale stradale e ferroviaria non all’altezza del ruolo rivestito e il peso dell’apparato burocratico.

È da sottolineare anche che il gap della RLM risulta consistente solo nel confronto con il West Netherlands che è senza dubbio il primo polo logistico a livello europeo. Basti pensare, infatti, che Genova – La Spezia  movimenta 5 milioni di Teu l’anno, mentre l’asse Rotterdam-Anversa 24 milioni di Teu.

La performance milanese è invece poco distante da quella degli altri cluster, soprattutto da quella della Catalogna. Ciò significa, dunque, che investimenti mirati finalizzati a potenziare gli elementi di debolezza evidenziati, renderebbero possibile colmare in breve tempo questo divario.

Alla presentazione dello Studio hanno fatto seguito le testimonianze di alcuni imprenditori ed esperti del settore che hanno commentato i risultati alla luce della loro esperienza e secondo i propri punti di vista e sensibilità. A chiudere i lavori Alessandro Mattinzoli, Assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia.

L’incontro è stato moderato da Sergio Enrico Rossi, Vicesegretario Generale CCIAA Milano, Monza, Brianza, Lodi.

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