17 maggio 2023: presentata dalla Commissione Europea la proposta di riforma del Codice Doganale Unionale
Il Clecat rinnova l’appoggio al progetto di riforma che mira a rafforzare la competitività del Mercato Unico
In data 17 maggio 2023, è stata presentata dalla Commissione Europea una profonda riforma del Codice Doganale dell’Unione (CDU).
Questa necessità, come spiegato dal commissario Ue agli affari economici Paolo Gentiloni, è sorta proprio per l’instabilità che caratterizza il panorama geopolitico ed economico mondiale. Da ciò nasce l’idea dell’Unione Europea di far fronte a queste nuove esigenze di mercato uniformando le procedure doganali negli Stati Membri al fine di ridurre le incombenze burocratiche dei consumatori e, soprattutto, dotando il mercato unico di un sistema di ispezione delle merci alle frontiere che sia all’altezza dei mutamenti del panorama internazionale. La riforma è stata resa necessaria per l’aumento del commercio elettronico, oltre per l’incremento del numero di standard europei imposti a livello mondiale. Essa è pienamente compatibile con le regole del WTO, ma specialmente con quanto stabilito nel Trade Facilitation Agreement (TFA). Si punta a semplificare, modernizzare e armonizzare le procedure di import-export.
È prevista la nascita di una nuova Autorità doganale europea, chiamata a coordinare il lavoro dei 27 Stati Membri e a gestire una nuova piattaforma digitale in cui le aziende dovranno inserire i dati relativi alle merci importate nel mercato unico. Questa piattaforma (la Eu Customs Data Hub) permetterà di centralizzare le informazioni rendendo, quindi, più semplice, il monitoraggio del trasporto delle merci riducendo le incombenze burocratiche.
Terzo punto focale riguarda il commercio elettronico, sempre più importante. La Commissione propone che gli eventuali dazi non vengano pagati alla consegna, ma all’acquisto. In secondo luogo, si vuole eliminare l’esenzione al dazio negli acquisti di valore inferiore a € 150.
L’obiettivo della riforma è di adattare il controllo doganale alle nuove politiche europee, in particolare il nuovo sistema servirà ad applicare le numerose norme europee in difesa delle priorità comunitarie. C’è il desiderio di “federalizzare” il controllo doganale facendo risparmiare ai Paesi circa 2 miliardi di euro all’anno. Per le aziende è importante che le norme doganali diventino meno complesse, che si riducano gli oneri amministrativi e che si modernizzino i sistemi informatici.
La nostra federazione europea, Clecat, ha rinnovato il proprio supporto a favore della riforma. Insieme alle altre rappresentanze europee ha diffuso un primo commento alla proposta in cui viene sottolineata l’importanza dell’armonizzazione delle procedure doganali degli Stati Membri finalizzata alla semplificazione e all’uniformità delle stesse.